sabato, maggio 24, 2014

Il Birrino del Ritorno


Le settimane lavorative sono sempre più tirate, il mondo al doppio della velocità, chilometri, paesaggi, città, facce si moltiplicano a dismisura, spesso come in questi giorni oltre al carico di lavoro che ti logora il fisico e la mente ci si mettono anche le brutte notizie che travolgono persone diventate amiche di chicchere e confidenze e di momenti spassionati rubati al duro lavoro.
L'idea che anche solo una di queste persone  con le quali condivido un lavoro che amo non sia più li ad accoglere il "Vetraio" per un infausto destino mi fa letteralmente perdere le brocca, eppure io sono quello che ha ben chiaro che la vita riserva sempre qualcosa di spiacevole, che questo mondo non è facile e che ci sono più spine che petali di rosa, ma maledetto me, non riesco ancora a farci il callo, continuo a cascarci, rimanendoci sempre malissimo.
Ieri sono tornato a casa dal mio giro che ancora c'era il sole, un mezzo miracolo per un trasfertista come me, quindi ho deciso di farmi una birretta al sole del tramonto, cercando di far riposare quel che resta della mio corpo stritolato, ammirando quello che di bello la vita mi offre, brindo a colei che sta lottando come un leone per tornare dalla sua famiglia, e perchè no a fare due chicchere anche con me.


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