Sono a casa.. a casa dopo giorni che non ci tornavo, praticamente da dopo la tesi, quella tesi che mi ha dato grandi soddisfazioni, quelle soddisfazioni che si riescono ad avere solo dopo grandi sacrifici, sacrifici che le persone normali fanno anche per raggiungere obbiettivi minimi, e spesso il destino "beffardo" gli si mette pure contro.
Questa volta, sono riuscito a beffarlo io, erano giorni che una brutta tosse mi faceva dannare, ma con la tenacia e l'aiuto di molti amici, il 15 Luglio scorso, alle 9:00 in punto ero lì, in facoltà ad aspettare il mio turno, carico ti tutte le mie cianfrusaglie e il mio polmone d'acciaio, l'unico che praticamente funzionava, e che mi ha permesso di sputare, al momento del mio turno, tutto il lavoro di questi anni, fino al pronunciamento delle parole "La dichiaro Dottore in ...." con undici punti dati della commissione.
Dopo i sorrisi, gli abbracci, il ritorno a casa, un dormita, il risveglio a l'indomani.... La Battaglia ricomincia, sotto altra forma, quella dolorosa, quella dei mali della vita che si presentano "quando meno te lo aspetti", dei dolori fisici, della malattia, delle cose già vissute e ritornano.
Ecco che il polmone d'acciaio sinistro chiede di essere aiutato, perché il collega destro ha completamente smesso di funzionare, per colpa di una patologia che mi porto dietro ormai da anni.
Dottore, l'RX, l'esclamazione del medico "signore lei non muoversi deve essere ricoverato..." , la corsa in sala operatoria, l'inserimento del tubo di drenaggio per far andar via l'aria da posti in cui non dovrebbe stare, quindi l'attesa che tutto tornasse al suo funzionamento normale,giorni in ospedale, poi i consulti con i medici, le future terapie, il ritorno a casa, l'ulteriore operazione da fare per cercare di porre rimedio al Pneumo Toracico Spontaneo, parole che sembrano cose belle da dire, da ascoltare; suona come Bacio D'amore Spontaneo, ma è tutta un'altra storia.
Eccomi a casa, seduto di fronte al mio PC, a fare una delle cose che non mi hanno vietato, sfruttando giorni, settimane, mesi di Riposo Assoluto (un'altra unione di parole che si presta a fraintendimenti) che mi hanno imposto.
Polmone d'acciaio mi è sembrato un buon titolo, ironico e sarcastico al punto giusto per uno che di sicuro non è fisicamente d'acciaio, come non lo sono i suoi polmoni, ma il carattere ad oggi mi sembra di una lega più tosto dura, e sicuramente mi servirà ad affrontare quest'altra battaglia, per poi affrontarne un'altra e poi un'altra e ancora un'altra, fino ha che anche con l'ultimo fiato potrò sputare in faccia a colui che rema contro.