l'informazione non è mai stata così egocentrica.... ma forse dovrei dire meocentrica.
lunedì, aprile 03, 2006
factotum.
Sono appena tornato a casa, dopo essermi visto factotum il film tratto dal romanzo omonimo di Bukowski..
Non ho molta voglia di commentarlo, quindi lascio tutto il commento ad una delle poesie che vengono citate nel film, e che mi piace molto.
"Una poesia è una città" (Charles Bukowski)
Una poesia è una città piena di strade e tombini
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e di roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodidi siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonatele sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudoper le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scapparela bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loroe invidiosi e pieni di rancore...
una poesia è questa città adesso,50 miglia dal nulla,
le 9,09 del mattino,il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l'oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte...
una poesia è una città, una poesia è una nazione,
una poesia è il mondo...
e ora metto questo sotto vetroperché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrovee signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l'altro fino all'estuario,
le trombe annunciano la forcamentre piccoli uomini vaneggiano di cose che non possono fare.
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